I ROMANZI DI IMPEGNO SOCIALE
Può un romanzo cambiare il mondo, migliorandolo?
Difficile rispondere. Da un lato non vorremmo attribuire ai libri compiti e responsabilità troppo elevate; dall’altro, la letteratura non è così innocua, se le censure di tutti i regimi totalitari se ne sono occupate. Di certo ci sono romanzi che hanno mostrato quante storture e ingiustizie ci siano nella società di ieri e di oggi: Silone e Böll, Hosseini e Orwell con i loro capolavori ce ne hanno raccontate alcune, in maniera anche drammatica e certamente efficace.
Così che, dopo aver letto quelle pagine, si ha la convinzione che questo mondo debba necessariamente essere migliore di com’è.
Perché, in fondo, costruire una società migliore è responsabilità affidata a ciascuno; leggere i romanzi di impegno sociale, o vederne in teatro le narrazioni, non può che aumentare questa consapevolezza.
Post scriptum: rispetto all’anno scorso, l’edizione di quest’anno presenta una novità e una conferma. La novità è la diminuzione delle narrazioni, a causa di un calendario compresso.
La conferma è la presenza di uno “spettacolo ospite”, con una grande protagonista del teatro professionistico italiano; quest’anno abbiamo invitato Lucilla Giagnoni col suo “Acquadoro”, tratto dal romanzo “L’oro del mondo” di Sebastiano Vassalli.