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Ti Racconto Un Libro

27 novembre 2024


LA SIMMETRIA DEI DESIDERI

alternative

di: Eshkol Nevo

Regia: Ariel

Compagnia: Ariel

Durata: 60

Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent’anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l’esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto. Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie. Durante la partita Amichai ha un’idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati? Quel giorno in cui sta per scrivere il suo bigliettino Yuval ha da poco incontrato Yaara, e sa già che è la donna della sua vita. Nel bigliettino dei desideri Yuval scrive: "Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio da Yaara. Possibilmente una figlia". Il suo destino, e quello dei suoi amici, è pronto a mettersi in moto.

Quasi un romanzo di formazione, dato che la maturità si è spostata così in avanti. Alla domanda sulla popolarità della letteratura in Israele, Nevo risponde che in questo paese tutti leggono, giovani e vecchi. Per La simmetria ha ricevuto lettere di liceali che gli parlavano delle loro amicizie e lettere di anziani che ricordavano le amicizie di un tempo. Forse la gente legge su supporti diversi, ma il bisogno di storie, a suo parere, non si esaurisce mai.


Introduzione a cura della prof.ssa Federica Franchi

  Con il patrocinio del comune di Magenta