LI
di: Jerome Klapka Jerome
Compagnia: Ariel
Durata: 60
Vengono narrate le peripezie di tre amici londinesi in vacanza: "Eravamo in quattro, George, William Samuel Harris, io e Montmorency, il cane". Questo è l’avvio; affaticati dalla vita londinese, decidono di passare 15 giorni sul fiume,
rimontando appunto il Tamigi fino a Oxford con una barca a remi. Tutti sono entusiasti del progetto, l’unico dissenziente appare il cane: "Non ho niente da fare, non mi interessa il paesaggio e non fumo. Se vedo un topo non vi fermate, se vado a dormire, incominciate a fare gli stupidi con la barca e mi gettate in acqua". Lo spirito del racconto nasce dalle situazioni paradossali, volutamente portate all’esasperazione dall’autore, dalla completa incapacità pratica dei tre amici, dalla vivacità degli oggetti che sfuggono, spariscono, fanno ammattire i poveri protagonisti. Alla storia di base si accavallano altre storie e piccole millanterie raccontate con arguzia; la storia del labirinto, per esempio, di Hampton Court, quando uno dei protagonisti si avvia con tanta sicurezza nel labirinto che gli altri visitatori lo seguono, credendolo esperto; per cui tutti restano ore e ore bloccati. Il modo di raccontare di Jerome è piacevole; il libro si legge con divertimento; l’umorismo è tipicamente inglese, non clamoroso, perfino filosofico nelle indicazioni volutamente parziali di situazioni possibili, in modo da mettere in luce il lato buffo di ogni vicenda umana anche apparentemente seria.
Introduzione del Prof.ssa Silvia Minardi